Descrizione
Il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli procederà nei prossimi giorni alla firma delle pre-intese con le Regioni Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Un passaggio formale a nome del Governo che consentirà di portare a conclusione i negoziati già avviati, con l’obiettivo condiviso di raggiungere un’intesa, riguardo a funzioni concernenti le materie: protezione civile, professioni, previdenza complementare e integrativa, coordinamento della finanza pubblica in ambito sanitario.
Calderoli sarà oggi in Veneto e in Lombardia per le firme con i governatori Zaia e Fontana, mentre domani sarà in Piemonte e Liguria, con i governatori Cirio e Bucci.
E’ la risposta alle recenti iniziative delle Regioni di riprendere i procedimenti già avviati nel 2017 per l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, in attuazione della Costituzione (terzo comma dell’articolo 116) e per il completamento dei negoziati nel solco tracciato dalla legge di attuazione 86/2024 e nell’osservanza della sentenza 192/2024 della Corte Costituzionale.
“Accolgo con soddisfazione ed entusiasmo questa notizia, attesa da tempo” -commenta il sindaco di Lazzate, Andrea Monti.
“La Lombardia è la locomotiva del paese una delle regioni più forti d’Europa chiede più autonomia, perché se l’è meritata con la buona amministrazione, autonomia e responsabilità non egoismo. Chi ha paura dell’autonomia, ha paura della responsabilità e spera di rifugiarsi ancora nell’assistenzialismo. Oggi finisce un’epoca”.
“La strada dell’autonomia per le regioni del Nord, sancita anche attraverso il referendum del 2017, è quella giusta per rilanciare lo sviluppo e la crescita in aree che hanno bisogno non solo di poter legittimamente accedere a maggiori risorse economiche, prodotte direttamente dal territorio, ma anche e soprattutto di semplificare i percorsi amministrativi per dare risposte rapide ede efficaci ai cittadini”. “Mi auguro che il percorso faticosamente avviato e certamente non privo di difficoltà, possa proseguire con il supporto concreto e leale di tutte le istituzioni, che riconoscano nell’autonomia differenziata lo strumento ormai non più rinviabile, per imprimere nuovo slancio alle Regioni così da fornire servizi adeguati ai propri cittadini e diventare anche modello si sviluppo per il resto del Paese”.
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Ultimo aggiornamento: 18 novembre 2025, 14:48